mercoledì 15 Maggio 2024

EDI BIVI

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Edi Bivi (Lignano Sabbiadoro, 11 gennaio 1960)

Carriera

Cresciuto nelle giovanili della Fiorentina, nel 1978 viene ceduto alla Mestrina, con cui disputa tre campionati di Serie C2 nei quali realizza globalmente 29 reti. Nell’estate 1981 viene acquistato dal Catanzaro, dove è chiamato a sostituire Massimo Palanca ceduto al Napoli: esordisce nella massima serie sul campo dei partenopei, trasformando all’ultimo minuto il rigore del definitivo 1-1. Nella sua prima stagione nella massima serie realizza 12 reti (tra cui quella della vittoria a San Siro contro il Milan), ed è il secondo miglior marcatore del campionato dietro Roberto Pruzzo; la formazione calabrese conclude la stagione al settimo posto e raggiunge la semifinale di Coppa Italia.

Nella stagione successiva rimane coinvolto nell’annata negativa del Catanzaro, che termina all’ultimo posto in classifica retrocedendo in Serie B, e le reti scendono a 3. Riconfermato per il campionato 1983-1984, segna 14 gol (uno in meno del capocannoniere Marco Pacione); la squadra finisce ancora all’ultimo posto e retrocede Serie C1.

Nel 1984 passa al Bari, neopromosso in Serie B, per 4 miliardi di lire: affiancato da Alberto Bergossi nel ruolo di seconda punti,vince 20 reti la classifica cannonieri grazie anche a 11 calci di rigore (su 12 tentativi) e contribuisce alla promozione in Serie A dei baresi. Nelle due successive stagioni (una nella massima serie e una in Serie B) lo spazio in prima squadra si riduce, anche a causa dell’acquisto dell’attaccante Paul Rideout, e realizza complessivamente 4 reti.

In scadenza di contratto con il Bari, nel 1987 si trasferisce alla Triestina in cambio di un indennizzo di 800 milioni di lire. Con gli alabardati segna 10 gol, e la squadra retrocede in Serie C, anche a causa di una penalizzazione di 5 punti; l’anno successivo passa alla Cremonese. Con i grigiorossi realizza 14 reti e ottiene la sua seconda promozione in Serie A, dopo lo spareggio vinto ai rigori contro la Reggina; non viene riconfermato dalla società nella massima serie, e viene ceduto al Monza. Nella formazione brianzola mette a segno 14 reti, tra cui la doppietta che consente di battere il Torino all’ultima giornata raggiungendo lo spareggio-salvezza contro il Messina, perso poi per 1-0 con conseguente retrocessione in Serie C.

Nell’estate 1990 passa al Pescara, dove resterà quattro anni. Rivitalizzato da Giovanni Galeone, ottiene nella stagione 1991-1992 la sua terza promozione nella massima serie con 12 reti all’attivo, come attaccante centrale nel tridente con Rocco Pagano e Frederic Massara. Dopo un’ultima stagione nella massima serie finita con una retrocessione (campionato 1992-1993, concluso con 3 reti realizzate e l’ultimo posto in classifica), lascia il Pescara nel 1994 per concludere la carriera agonistica nelle serie inferiori, con GiorgioneLivornoOspitaletto, Ortona e Imolese.

Ha totalizzato complessivamente 93 presenze con 20 reti in Serie A e 274 presenze con 92 reti in B.

TESTO: Wikipedia

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